Intelligenza Artificiale: prevenire Alzheimer

L’alzheimer oggi è una malattia neuro-degenerativa che non ha cura. E’ possibile solo “contenerla” nel corso della vita del malato. A volte ci sono solo cure “pagliative”.

La prevenzione può tuttavia essere una buona arma. L’information technology ha un’applicazione in questi termini che può aiutarci. Parliamo dell’utilizzo dell’ intelligenza-artificiale-prevenire-alzheimer .

Il Data Science si occupa di studiare e produrre modelli di analisi dei dati (big data) e presentare scenari nascosti nel dominio di applicazione.

In questo contesto troviamo una recente pubblicazione sul Journal of Alzheimer’s Disease.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell ‘Università di Chieti-Pescara, da quelli dell’Irvine University e dell’Università della California. In generale la ricerca ha approfondito i meccanismi che sono causa dell’insorgenza dell’alzheimer e sulle possibilità di diagnosi precoce della malattia.

Sappiamo al momento che la malattia parte da una condizione di Deficit Cognitivo Lieve (Mild Cognitive Impairment o Mci). Questo Mci può restare inalterato per l’intera vita dell’essere umano senza avere impatti negativi. Oppure può trasformarsi in demenza e degenerare in Alzheimer se intervengono dei fattori presenti fuori e dentro il cervello.

L’analisi  del team di ricercatori, ha impiegato la mole di dati presenti sull’ADNI. L’ADNI è un database internazionale che raccoglie centinaia di dati di pazienti. I dati sono organizzati come biomedici, clinici, genetici e di immagini.

Il valore dei fattori che trasformano la Mci in alzhaimer è stato elaborato con un algoritmo. Quest’ultimo analizza centinaia di risonanze magnetiche (MRI), PET (tomografia ad emissione di fotoni), test cognitivi, liquido cerebrospinale, esami neuropsicologici, biomarcatori del sangue.

La precisione del modello di machine learning raggiunge il 98% e ha evidenziato associazioni importanti tra fattori “extracelebrali” e l’insorgenza della malattia. E’ emersa una certa connessione tra sistema nervoso e apparato gastro-intestinale. Il livello di alcuni acidi biliari possono determinare processi neuro-degenerativi.

Sicuramente questi studi sono ancora dei piccoli passi. Tuttavia ci fa ben sperare per il futuro. Al momento l’applicazione dell’ intelligenza-artificiale-prevenire-alzheimer ci consente di individuare fattori di rischio della malattia ed impostare interventi preventivi.

Guardando al futuro gli scenari si moltiplicano. Basta pensare ai campi di applicazione che diventano infiniti. Ma la vera innovazione che può portare il Data Science e l’intelligenza artificiale è apportare un approccio di studio “fuori dagli schemi”. Approccio che ci permette di raggiungere obiettivi prima inimmaginabili.

La “scienza dei dati” nel settore informatico è definito Data Science. Intelligenza Artificiale, Algoritmi e Machine Learning sono key-words associate a questo ambito che rientra nell’ Information Technology.

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(Fonte1) (Fonte2)

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