Consigli per la carriera nell’HR

Consigli per la carriera nell’HR

Immagina: hai appena conseguito la laurea in Psicologia, Scienze della Formazione oppure una specializzazione in Risorse Umane. Hai messo un punto al tuo percorso accademico, e ora ti guardi attorno: il mondo del lavoro ti chiama. E in parte ti intimorisce. Il settore delle risorse umane, in effetti, è come una porta che si apre su una stanza piena di opportunità e sfide: non basta la tesi: serve saper leggere il contesto, scegliere la porta giusta, armarsi di competenze concrete.

Ti racconto allora un viaggio: quello di chi approccia il mondo HR oggi in Italia, e vuole trasformarlo in una carriera. Partiamo dal contesto.

Negli ultimi anni il mercato del lavoro italiano ha dato segnali incoraggianti: ad esempio, secondo dati raccolti, nel secondo trimestre 2024 il tasso di occupazione è salito al 62,2 % e quello di disoccupazione è sceso al 6,8 %. E per il 2026 si prospetta un anno in cui molte aziende sono “pronte ad assumere”: uno studio della Hays Italia segnala che l’81 % delle imprese prevede assunzioni, di cui il 68 % vuole farlo con contratti a tempo indeterminato.
Eppure: il dato chiave è che non basta “essere disponibili”: le aziende faticano a trovare competenze adeguate, le candidature sono molte, la selezione è più complessa.
Nel contesto delle risorse umane, inoltre, emergono tendenze che trasformano il profilo del professionista HR: digitalizzazione, intelligenza artificiale, employee experience, diversità e inclusione sono oggi parole-chiave.
In questo scenario, se stai pensando di “puntare all’HR”, è utile capire quali ruoli ci sono, quali competenze servono, e come posizionarsi bene per una carriera che valga davvero.

Ruoli e profili diffusi in Italia nel settore HR – Consigli per la carriera nell’HR

Quando pensi a “risorse umane”, non è solo “colui che assume”. In Italia trovi diversi profili, che variano per funzioni, contesto aziendale, stabilità e retribuzione. Ecco i principali:

  • Addetto buste paga (Payroll Specialist) – figura operativa, che gestisce cedolini, contributi, relazioni con enti esterni. Spesso in aziende di dimensioni medie o come outsourcing in agenzie.
  • Recruiter (selezione e acquisizione talenti) – chi attiva annunci, screening, colloqui, spesso in agenzie per il lavoro o in aziende più piccole.
  • HR Analyst / People Analytics – profilo tecnico-analitico emergente, lavora sui dati del personale, analizza turnover, engagement, grazie anche a strumenti digitali.
  • HR Business Partner – figura che fa da ponte tra il reparto HR e le linee di business, strategica in aziende medio-grandi.
  • Responsabile Risorse Umane (HR Manager / Direttore HR) – persona che guida la funzione HR nella sua interezza: assunzioni, formazione, sviluppo organizzativo, politiche di gestione del personale.
  • Consulente HR / Agenzia per il lavoro – profilo esterno all’azienda, interviene su progetti (selezione, formazione, outplacement) e lavora per più clienti.

Ora, un’osservazione: lavorare in una grande azienda, nel ruolo di addetto HR o responsabile del personale, presenta alcuni vantaggi che spesso non sono evidenti a chi parte da zero. Andiamo a vedere.

Perché puntare a una grande azienda? – Consigli per la carriera nell’HR

Se accetti un ruolo HR in una grande impresa, hai possibilità maggiori di: contratti a tempo indeterminato, retribuzioni più elevate, percorsi di carriera più definiti, specializzazione o crescita interna. Ad esempio lo studio Hays-Italia citato sopra sottolinea che la volontà di assumere con contratto stabile è elevata.
In più, in una grande azienda spesso si lavora con software gestionali complessi, che richiedono competenze tecniche elevate e che diventano un vantaggio competitivo personale.
Uno di questi software è SAP: in particolare il modulo HR, ossia SAP HR, è ampiamente utilizzato nelle multinazionali e nelle grandi aziende italiane per gestire i processi delle risorse umane (anagrafiche, payroll, formazione, talent management). Se vuoi far carriera in una grande azienda nel mondo HR, conoscere SAP HR diventa quasi indispensabile: non solo saper usare Excel, ma operare in contesti digitalizzati, interfacciandosi con un sistema ERP.
Ed è qui che si fa la differenza: se nel tuo CV compare “conoscenza SAP HRcon attestato”, hai superato molti candidati che restano sul generico “pacchetto Office / gestione del personale”.

E se lavori in agenzia o piccola impresa?

Certo: lavorare come recruiter in un’agenzia interinale o come addetto HR in una piccola impresa ha i suoi vantaggi — più immediatezza, contatto diretto, forse più varietà di compiti — ma anche limiti: spesso contratti a termine, retribuzioni più basse, pochi mezzi, meno specializzazione.
Questo significa che se la tua aspirazione è avere stabilità, crescita professionale, buon compenso, la scelta della grande azienda (o di puntare a entrarvi presto) può risultare strategica.

Quali competenze servono? – Consigli per la carriera nell’HR

Raccontando un po’ la storia di chi entra oggi nel mondo HR, immaginiamo un neo-laureato che arriva con entusiasmo ma forse poca concretezza. Ecco cosa serve per emergere:

  • Soft skills: comunicazione, empatia, capacità di relazioni sociali, ascolto attivo. Fondamentali per chi fa risorse umane. Le tendenze HR 2026 sottolineano l’importanza di queste competenze ibride: mix di “umano” + “tecnologia”.
  • Competenze digitali: non basta saper usare Word e Excel, serve familiarità con software HR, analytics, sistemi digitali. L’adozione dell’intelligenza artificiale e di sistemi digitali è in forte crescita.
  • Conoscenza di SAP HR: come già detto, per le grandi aziende è un plus enorme. Se vuoi puntare a ruoli stabili e retribuiti bene, la formazione su SAP HR può essere decisiva.
  • Conoscenza del business: capire come le HR supportano la strategia aziendale, e non solo le attività operative. Diventare HR Business Partner richiede visione.
  • Flessibilità, apprendimento continuo: il mondo HR cambia rapidamente e le aziende cercano persone che sanno aggiornarsi.

I cinque passi da seguire per costruire la tua carriera HR

Ecco un piccolo elenco pratico per aiutarti a muovere i primi passi con consapevolezza:

  1. Chiarisci il tuo obiettivo: decidi se vuoi puntare a una grande azienda o se sei più attratto da realtà agili/piccole e da ruoli più operativi.
  2. Formazione mirata: oltre alla laurea o diploma, investi in un corso specialistico, ad esempio un Corso SAP HR, analytics, payroll o selezione.
  3. Costruisci il CV e progetti di esperienza: cerca stage, collaborazioni, progetti in azienda che ti permettano di inserire competenze digitali e HR nel tuo profilo.
  4. Scegli la “porta giusta” per entrare: inizia magari da un ruolo operativo (addetto buste paga, junior recruiter), poi punta a ruoli di livello superiore quando hai esperienza.
  5. Mantieniti aggiornato e fai networking: segnati le tendenze HR (digitalizzazione, employee experience, automazione) e partecipa a gruppi, eventi, aggiornamenti. Essere HR oggi significa non fermarsi mai.

Come può aiutarti la formazione di Innovaformazione

Se hai deciso di puntare verso una carriera HR in una grande azienda, ti segnalo che la società Innovaformazione propone un corso SAP HR videoregistrato, sono 10 ore di video-lezioni accessibili 24 h per un mese; è incluso un ambiente demo SAP ed il supporto via email con il docente che è un consulente SAP HR con 15 anni di esperienza. Inoltre, saltuariamente alcune aziende segnalano agli studenti del corso job description e richieste di CV, offrendo opportunità concrete.
Se vuoi, puoi trovare il corso al seguente link:
Inoltre, per info: info@innovaformazione.net – tel 347 101 2275 (Dario Carrassi).

Conclusione

Se sei laureato/a in materie umanistiche, psicologia, scienze della formazione o diplomato in risorse umane, hai davanti un’opportunità reale: entrare nel mondo HR significa lavorare con le persone, contribuire alla strategia aziendale, sviluppare competenze tecniche e relazionali. Se punti a una grande azienda, scegliete bene la formazione informatica: conoscere SAP HR e i sistemi digitali ti darà un vantaggio concreto. Anche negli enti pubblici e nelle partecipate (per esempio nei concorsi per il Comune di Roma o per l’AMA S.p.A.) spesso questa competenza viene richiesta.
Insomma: formarsi nelle risorse umane, imparare un software fondamentale, e tenersi aggiornato sulle tendenze non è solo un suggerimento: è la base per far nascere una carriera HR solida, stabile e gratificante. Buon cammino!

Contatti Innovaformazione
E-mail: info@innovaformazione.net
Tel: 347 101 2275 (Dario Carrassi)

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