IT-Alert: Sistema allarme pubblico

IT-Alert: sistema di allarme pubblico. L’Unione Europea con la Direttiva 2018/1972 stabilisce l’obbligo per gli stati membri, di munirsi di un sistema di allarme pubblico basato sulla telefonica. La scadenza per adempiere è Giugno 2022.

Anche l’Italia ha recepito la Direttiva con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 Giugno 2020. Si stabiliscono Modalità e criteri di attivazione e gestione del servizio It- Alert.

L’ IT-Alert fa parte dello standard Europeo EU-Alert. Si tratta di uno standard di protocollo per l’invio di messaggi di allerta massivi via Cell Broadcast (torri radio).

Ogni nazione ha la sua variante locale per cui troveremo GR-Alert per la Grecia, NL-Alert per l’Olanda, IT-Alert per l’Italia e cosi via.

Questi messaggi hanno lo scopo di notificare via smartphone alcune tipologie di minacce gravi, estreme ma anche raccomandazioni o informazioni importanti.

Il servizio sarà gratuito, è indipendente dal gestore telefonico ed è multicanale. Il sito www.it-alert.it è ancora in fase di costruzione ma anticipa che ci saranno sia delle app Android / iOS che app web. Non servirà nè registrarsi è per forza installare un’app. Infatti è comunque previsto una messaggistica via Cel Broadcast (CB).

I messaggi vengono inviati sfruttando le celle telefoniche e vengono inviate a tutti i dispositivi mobili raggiunti dalla cella. Questo consente di inviare un messaggio di allerta (solo in formato testuale alfanumerico) a un numero molto elevato di persone e in un tempo brevissimo. L’invio è indipendente dall’eventuale congestione della rete telefonica.

Di seguito l’interessante video che spiega il funzionamento  di IT-alert-sistema-allarme-pubblico.

La Protezione Civile è l’ente preposto al coordinamento e gestione del sistema IT Alert Sistema Allarme Pubblico.

Il motivo che spinge anche l’Unione Europea ad adottare tali sistemi di allerta, è la capacità di salvare vite umane in caso di fenomeni e disastri. Infatti le esperienze già maturate negli Stati Uniti e in Giappone ad esempio, hanno evidenziato la elevata riduzione di morti, rispetto ai casi in cui non veniva utilizzato il sistema di Alert massivo. Specialmente in casi di tsunami e maremoti.

In Italia finora l’esperienza di comunicazione di alter massivi si è avuta con situazioni di allerte climatiche della Protezione Civile via canali web. Oppure nei casi di persone scomparse.

Il prossimo progetto IT Alert Sistema Allarme Pubblico sarà secondo noi un altro esempio di come l’information technology può aiutare l’uomo se non addirittura salvare vite umane.

(fonte1) (fonte2)

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