ChatGPT ricompensa i bug

ChatGPT ricompensa i bug. E’ recentissima la notizia secondo cui la famosa azienda OpenAI abbia lanciato una campagna per scovare e retribuire i bug presenti nel suo ormai famoso sistema di intelligenza artificiale. I premi variano in base alla gravità e sull’impatto dei bug segnalati. Vanno dai 200 dollari fino ai 20.000 dollari in caso di “scoperte eccezionali”.

L’iniziativa ChatGPT ricompensa i bug è presente sul portale Bugcrowd . Di seguito un estratto della campagna dell’azienda americana.

“La sicurezza è essenziale per la missione di OpenAI. Apprezziamo i contributi degli hacker etici che ci aiutano a mantenere elevati standard di privacy e sicurezza per i nostri utenti e la nostra tecnologia. Questa politica (basata su disclosure.io) delinea la nostra definizione di buona fede per quanto riguarda la scoperta e la segnalazione di vulnerabilità e chiarisce cosa puoi aspettarti da noi in cambio.

La classificazione di priorità iniziale per la maggior parte dei risultati utilizzerà la tassonomia di valutazione della vulnerabilità di Bugcrowd. Tuttavia, la priorità e la ricompensa della vulnerabilità possono essere modificate in base alla probabilità o all’impatto a esclusiva discrezione di OpenAI. In caso di problemi declassati, i ricercatori riceveranno una spiegazione dettagliata.

Aspettative ChatGPT ricompensa i bug
Come parte di questa politica, ci impegniamo a:

Fornire protezione Safe Harbor, come indicato di seguito, per la ricerca sulle vulnerabilità condotta secondo queste linee guida.
Cooperare con voi per comprendere e convalidare la vostra segnalazione, assicurando una pronta risposta iniziale alla vostra presentazione.
Correggere le vulnerabilità convalidate in modo tempestivo.
Riconosci e accredita il tuo contributo al miglioramento della nostra sicurezza, se sei il primo a segnalare una vulnerabilità unica che porta a una modifica del codice o della configurazione.


Regole d’ingaggio ChatGPT ricompensa i bug
Per aiutarci a distinguere tra hacking in buona fede e attacchi dannosi, devi seguire queste regole:

Sei autorizzato a eseguire test in conformità con questa politica.
Seguire questa politica e qualsiasi altro accordo pertinente. In caso di incoerenza, questa politica ha la precedenza.
Segnala tempestivamente le vulnerabilità scoperte.
Astenersi dal violare la privacy, interrompere i sistemi, distruggere i dati o danneggiare l’esperienza dell’utente.
Utilizza il programma Bugcrowd di OpenAI per le comunicazioni relative alla vulnerabilità.
Mantieni riservati i dettagli della vulnerabilità fino all’autorizzazione al rilascio da parte del team di sicurezza di OpenAI, che mira a fornire l’autorizzazione entro 90 giorni dalla ricezione della segnalazione.
Testa solo i sistemi che rientrano nell’ambito e rispetta i sistemi che non rientrano nell’ambito.
Non accedere, modificare o utilizzare dati appartenenti ad altri, inclusi i dati OpenAI riservati. Se una vulnerabilità espone tali dati, interrompi i test, invia immediatamente un rapporto ed elimina tutte le copie delle informazioni.
Interagisci solo con i tuoi account, a meno che non sia autorizzato da OpenAI.
La divulgazione delle vulnerabilità a OpenAI deve essere incondizionata. Non impegnarsi in estorsioni, minacce o altre tattiche per ottenere una risposta sotto costrizione. OpenAI nega Safe Harbor per la divulgazione di vulnerabilità condotta in tali circostanze.”

Intanto però, mentre in Europa si continua a parlare di ChatGPT, ll Garante della Privacy ha ottenuto lo stop della piattaforma per alcune violazione sui dati personali. Attualmente OpenAI ha presentato al Garante dei documenti sulle misure di tutela dell’utenza e dei dati personali. L’obiettivo è quello di arrivare ad una risoluzione delle criticità mosse dal Garante collaborando con le autorità Italiane.

E voi cosa ne pensate della situazione di ChatGPT e dell’influenza dell’intelligenza artificiale in tutte le attività moderne?

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