Cosa è Kamaji

Cosa è Kamaji

Cosa è Kamaji: La Gestione Innovativa dei Control Plane Kubernetes

Nel panorama cloud-native contemporaneo, la gestione di cluster Kubernetes multipli rappresenta una sfida operativa significativa per le organizzazioni. Kamaji emerge come soluzione innovativa che ridefinisce l’approccio alla gestione dei Control Plane, trasformando radicalmente il modo in cui gli ingegneri affrontano l’orchestrazione multi-cluster.

Il Paradigma dell’Hosted Control Plane – Cosa è Kamaji

Kamaji è un operatore Kubernetes open-source sviluppato da CLASTIX che implementa il pattern dell’Hosted Control Plane. A differenza delle architetture tradizionali dove ogni cluster necessita di macchine dedicate per eseguire i componenti del Control Plane (API Server, Controller Manager, Scheduler, etcd), Kamaji esegue questi componenti come semplici pod all’interno di un cluster di gestione centralizzato.

Immaginate di gestire 50 cluster Kubernetes: tradizionalmente servirebbero almeno 150 macchine virtuali solo per i Control Plane (3 per cluster per garantire alta disponibilità). Con Kamaji, tutti questi Control Plane diventano pod schedulabili, riducendo drasticamente l’overhead infrastrutturale e operativo.

Architettura e Componenti Principali – Cosa è Kamaji

L’architettura di Kamaji si articola su tre elementi fondamentali. Il Management Cluster rappresenta il cluster centrale dove viene installato l’operatore Kamaji. Questo cluster ospita tutti i Control Plane dei cluster tenant come pod standard, sfruttando le capacità native di Kubernetes per scalabilità, self-healing e gestione delle risorse.

I Tenant Clusters sono i cluster Kubernetes dedicati agli utenti finali. Ogni Tenant Cluster possiede un Control Plane completamente isolato che gira come insieme di pod nel Management Cluster. Gli utenti interagiscono con il proprio cluster come se fosse un’installazione Kubernetes tradizionale, senza alcuna consapevolezza dell’architettura sottostante.

I Tenant Worker Nodes sono macchine virtuali o bare metal che si connettono al proprio Tenant Control Plane. Questi nodi possono risiedere ovunque: on-premises, nel cloud pubblico, all’edge. L’importante è che possano raggiungere il Control Plane endpoint esposto dal Management Cluster tramite LoadBalancer o NodePort.

Custom Resource Definitions

Kamaji introduce due Custom Resource Definitions essenziali. La risorsa TenantControlPlane (abbreviata come tcp) definisce la configurazione completa del Control Plane desiderato:

apiVersion: kamaji.clastix.io/v1alpha1
kind: TenantControlPlane
metadata:
  name: my-tenant
  namespace: tenant-system
spec:
  controlPlane:
    deployment:
      replicas: 2
    service:
      serviceType: LoadBalancer
  kubernetes:
    version: "v1.30.0"
  networkProfile:
    port: 6443
  dataStore:
    name: default

La risorsa DataStore (cluster-scoped) specifica il backing store dove salvare lo stato dei cluster tenant. Un singolo DataStore può essere condiviso da più TenantControlPlane, ottimizzando le risorse.

Datastore: Flessibilità oltre etcd

Kamaji supporta multiple opzioni di datastore. Il default è etcd, possibilmente in configurazione multi-tenant gestita dal progetto kamaji-etcd. Tuttavia, grazie all’integrazione con kine, è possibile utilizzare PostgreSQL, MySQL o NATS come backend alternativo. Questa flessibilità permette di:

apiVersion: kamaji.clastix.io/v1alpha1
kind: DataStore
metadata:
  name: postgres-datastore
spec:
  driver: PostgreSQL
  endpoints:
    - postgres.example.com:5432
  basicAuth:
    usernameSecret:
      name: pg-credentials
      namespace: kamaji-system
      keyPath: username
    passwordSecret:
      name: pg-credentials
      namespace: kamaji-system
      keyPath: password

La possibilità di migrare un cluster da un datastore all’altro senza downtime rappresenta un vantaggio significativo per operazioni Day-2.

Konnectivity: Comunicazione attraverso Network Complessi

Un componente critico è Konnectivity, abilitato di default. Ogni pod del Tenant Control Plane include un konnectivity-server come sidecar che stabilisce tunnel sicuri con gli agent sui worker nodes. Questo risolve scenari comuni dove Control Plane e worker nodes risiedono in reti differenti o non direttamente raggiungibili (NAT traversal, firewall, edge computing).

Principi di Design e Vantaggi

Kamaji aderisce ai principi cloud-native: approccio dichiarativo tramite CRD, conformità CNCF completa utilizzando binari Kubernetes upstream, integrazione nativa con Cluster API come Control Plane Provider. Il reconciliation loop dell’operatore garantisce drift detection automatico e auto-healing continuo.

I vantaggi pratici includono riduzione dei costi hardware fino al 60% (niente più consensus RAFT su numeri dispari di nodi per ogni cluster), upgrade dei Control Plane in circa 10 secondi con deployment Blue/Green, gestione automatica dei certificati via kubeadm, configurazione automatica di addons core (CoreDNS, kube-proxy, Konnectivity).

Pro e Contro: Valutazione Realistica – Cosa è Kamaji

Vantaggi:

  • Drastica riduzione dei costi infrastrutturali
  • Operazioni centralizzate e semplificate
  • Scalabilità orizzontale dei Control Plane
  • Supporto per infrastrutture ibride e multi-cloud
  • Conformità CNCF e compatibilità con tooling standard
  • Integrazione nativa con GitOps (Flux, Argo CD)

Limitazioni:

  • Richiede un Management Cluster robusto e affidabile (single point of failure potenziale)
  • Curva di apprendimento per comprendere l’architettura Hosted Control Plane
  • Il Management Cluster diventa critico: la sua disponibilità impatta tutti i tenant
  • Non ideale per cluster singoli o scenari con pochi cluster
  • Richiede competenze operative su Kubernetes avanzate

Mini Guida Introduttiva

Per iniziare con Kamaji, prerequisiti essenziali includono un cluster Kubernetes funzionante (che diventerà il Management Cluster), cert-manager installato per la gestione dei certificati TLS, supporto per LoadBalancer (MetalLB, cloud provider) o Ingress Controller.

Installazione base via Helm:

helm repo add clastix https://clastix.github.io/charts
helm repo update
helm install kamaji clastix/kamaji -n kamaji-system --create-namespace

Creazione del primo Tenant Control Plane applicando una risorsa TenantControlPlane. Dopo pochi minuti, recuperate il kubeconfig:

kubectl get secret my-tenant-admin-kubeconfig \
  -n tenant-system -o jsonpath='{.data.admin\.conf}' | base64 -d > tenant-kubeconfig.yaml

Connessione dei worker nodes utilizzando il kubeconfig e seguendo il join standard di Kubernetes con kubeadm.

Competenze e Background Necessari – Cosa è Kamaji

Gli ingegneri dovrebbero possedere conoscenze intermedie di Kubernetes (Pod, Deployment, Service, CRD), familiarità con concetti di networking (LoadBalancer, Ingress, firewall rules), esperienza con Helm e package management, comprensione di pattern operativi cloud-native.

Formazione Specialistica per il Team

Per massimizzare l’adozione di Kamaji in contesti aziendali, è fondamentale investire in formazione strutturata. Innovaformazione offre percorsi formativi completi che coprono sia le basi di Kubernetes che tecnologie avanzate come Kamaji.

I corsi vengono erogati in modalità online classe virtuale con calendari personalizzabili sulle esigenze del team aziendale. Questa flessibilità permette di minimizzare l’impatto sulle attività quotidiane mantenendo alta la qualità dell’apprendimento. Le aziende possono accedere a finanziamenti tramite Fondimpresa, rendendo la formazione a costo zero per l’organizzazione.

Innovaformazione può strutturare percorsi dedicati su Kubernetes (dai fondamenti all’amministrazione avanzata) oppure corsi specifici su Kamaji, coprendo architettura, deployment in produzione, troubleshooting e best practices operative. L’approccio hands-on garantisce che i partecipanti acquisiscano competenze immediatamente spendibili nei progetti reali.

Conclusioni

Kamaji rappresenta un cambio di paradigma nella gestione dei cluster Kubernetes, particolarmente efficace per organizzazioni che operano a scala con decine o centinaia di cluster. L’approccio Hosted Control Plane riduce complessità operativa e costi, mantenendo piena conformità CNCF e compatibilità con l’ecosistema cloud-native.

Per team che si affacciano a questa tecnologia, combinare sperimentazione tecnica con formazione strutturata accelera significativamente il time-to-value. Investire nella preparazione del team non è opzionale ma strategico per sfruttare appieno le potenzialità di soluzioni innovative come Kamaji.

Per richiedere un preventivo personalizzato per formazione Kubernetes o Kamaji per il vostro team aziendale:

Email: info@innovaformazione.net
Telefono: 347 1012275 (Dario Carrassi)
Catalogo corsi: QUI.

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