Attacco Hacker dai filorussi. La situazione geopolitica internazionale influenza ormai anche la vita di tutti e tutti i giorni.
Un attacco Hacker è stato rivendicato da un gruppo di filorussi non appena la premier Giorgia Meloni si è recata in visita a Kiev.
NoName057, questo è l’acronimo con cui si sono firmati gli hacker. L’attacco è di tipo DDos (Distribuited Denial of Service) e ha attaccato una decina di siti istituzionali italiani ma anche di alcune grandi aziende. E’ stato preso di mira il sito dei Ministero degli Esteri, dei Carabinieri, del Ministero della Difesa, della Banca Bper, del gruppo A2a e di Tim. Con un DDos il gruppo di malintenzionati non hanno fatto altro che inviare ai siti web centinaia di richieste di accesso nello stesso momento con lo scopo di rallentarne il funzionamento e cercando di comprometterli.
Di recente si era assistito ad un altro attacco segnalato dall’Agenzia per la Cyber Security avvenuto il 4 Febbraio 2023 e ne abbiamo parlato nell’articolo QUI.
Mentre nell’occasione precedente andarono in down per alcune ore tutti i siti attaccati, questa volta il sistema di sicurezza è intervenuto bloccando gli accessi da indirizzi provenienti dall’estero. Sono state vittima dell’attacco delle intere applicazioni web ma in questo caso i danni si sono limitati solo ad un rallentamento dei siti web. Non siè arrivati al down come invece capitò la volta scorsa.
L’annuncio del governo Italiano di aumentare gli aiuti militari verso l’Ucraina ha scatenato l’ira del gruppo di hacker che hanno definito l’Italia “russofoba” nel loro messaggio.
L’Agenzia per la Cyber Security (ACN) sta seguendo gli eventi e ha affermato che grazie ai pronti sistemi di difesa i danni dell’attacco cybernetico sono stati prontamente contrastati ed i servizi dei siti colpiti sono stati subito ripristinati.
La Polizia Postale sta collaborando con l’ACN cercando di monitorare anche la provenienza di tali attacchi. Risulta che il gruppo NoName057 sia nato nel Marzo 2022 con l’invasione Russa del territorio Ucraino. Hanno iniziato a prendere di mira alcuni paesi dell’est come Polonia e Lettonia. Gli hacker si organizzano e mobilitano utilizzando Telegram. L’app di messaggistica viene infatti usata per radunare gli hacker russi all’azione e per coordinare attacchi massicci di matrice politica.
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